"Ammalò di testa. Storie dal manicomio di Teramo (1880-1931)" di Annacarla Valeriano

06 maggio 2014

Roma
Biblioteca di storia moderna e contemporanea, Palazzo Mattei di Giove, via Michelangelo Caetani 32, ore 16.30

Intervengono
Simona Argentieri, Vinzia Fiorino, Micaela Procaccia

Sul finire dell’Ottocento, in un contesto scandito dalla povertà, dal vagabondaggio e dalle trasgressioni dei costumi, fu aperto a Teramo il manicomio Sant’Antonio Abate, destinato a diventare uno dei più importanti dell’Italia unita. In uno studio affascinante e documentato, Annacarla Valeriano ripercorre le vicende di questo caso esemplare, analizzando gli scambi reciproci fra l’istituzione medica e la società e mostrando come il processo di medicalizzazione abbia portato alla fondazione di uno «spazio» preposto al controllo, alla gestione e al «recupero» delle fasce marginali. Ma il manicomio rappresentò anche, per l’Abruzzo, una straordinaria opportunità economica, trasformandosi nella più importante azienda del territorio. La «poliedricità» della struttura teramana emerge soprattutto quando ci si sofferma su ciò che si staglia alle spalle degli internamenti: i traumi e i cambiamenti tumultuosi che hanno percorso la società si traducono spesso in forme di alienazione mentale che il manicomio ha finito per amplificare. Centrale è il ruolo svolto dall’istituzione nella costruzione storica del «malato»: in questo processo, la scienza psichiatrica e le tradizioni popolari contribuiscono alla definizione del malato di mente come categoria sociale a sé. In questo libro, le storie di vita sono il punto di partenza di un racconto che investe l’intera storia nazionale: l’emigrazione, il consolidamento dello Stato unitario e la leva obbligatoria hanno inciso profondamente sugli immaginari collettivi e individuali, così come l’esperienza della guerra. Il conflitto mondiale compare filtrato dalle menti stravolte e sconvolte dei soldati, accolti nel manicomio insieme ai civili e ai profughi, rivestendo un ruolo cruciale nella definizione delle identità personali e collettive. Basato su fonti inedite, dagli scritti censurati dei ricoverati alle cartelle cliniche e ai carteggi della direzione medica con soggetti istituzionali, questo studio conferisce spessore e profondità alle vicende di una struttura che è entrata a far parte dell’identità culturale del territorio, restituendo dignità a uomini e donne dimenticati dalla storia.

Annacarla Valeriano è assegnista di ricerca di Storia contemporanea all’Università degli Studi di Teramo. Le sue attività di ricerca si concentrano sulla storia sociale, sulla storia della psichiatria e sull’impiego delle fonti audiovisive nella storia. Nel 2004 ha contribuito a fondare l’Archivio audiovisivo della memoria abruzzese dell’Università di Teramo.

Simona Argentieri, medico psicoanalista, membro ordinario e didatta dell’Associazione Italiana di Psicoanalisi e dell’International Psycho-Analitical Association. Tra le sue pubblicazioni recenti: Dietro lo schermo: una psicoanalista al cinema, Expresse, 2012; In difesa della psicoanalisi, Einaudi 2013; A qualcuno piace uguale, Einaudi, 2010; La Babele dell'inconscio: lingua madre e lingue straniere nella dimensione psicoanalitica (con Jacqueline Amati Mehler e Jorge Canestri), Fabbri, 2010; L' ambiguità, Einaudi, 2008.

Vinzia Fiorino insegna Storia contemporanea all’Università di Pisa. Si è occupata di storia politica delle donne in Italia e in Francia, di storia delle amministrazioni locali, di storia sociale e culturale del sapere psichiatrico. Tra le sue pubblicazioni recenti: Smarrimenti e ricomposizioni. Il dopoguerra a Pisa 1946-1947, ETS, 2012; Le officine della follia: il frenocomio di Volterra (1888-1978) Ets, 2011; Carla Lonzi: la duplice radicalità: dalla critica militante al femminismo di Rivolta (cura con Lara Conte, Vanessa Martini) Ets, 2011.

Micaela Procaccia dirige il Servizio tutela e conservazione della Direzione generale degli Archivi del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo. E' coordinatrice del progetto nazionale "Carte da legare" per il censimento, recupero e valorizzazione degli archivi degli ex Ospedali pscichiatrici.


Per informazioni: Biblioteca di storia moderna e contemporanea, e-mail b-stmo.info[at]beniculturali.it