Presentazione del volume: "Follia senza manicomio. Assistenza e cura ai malati di mente nell’Italia del secondo Novecento"

15 gennaio 2014

Roma
Biblioteca di storia moderna e contemporanea - Palazzo Mattei di Giove - Via Michelangelo Caetani 32

Mercoledì 15 gennaio 2014, alle ore 17.00 presso la Biblioteca di storia moderna e contemporanea, Palazzo Mattei di Giove (Via Michelangelo Caetani 32, Roma), verrà presentata l’opera:

Follia senza manicomio. Assistenza e cura ai malati di mente nell'Italia del secondo Novecento di Matteo Fiorani, Edizioni Scientifiche Italiane, 2012.

Intervengono: Anna Lia Bonella, Tommaso Losavio, Pier Luca Zuppi. Coordina: Lisa Roscioni.

I manicomi in Italia erano tanti. Già prima della legge Giolitti che ne varò le disposizioni nazionali c’era oltre la metà di quelli che la legge 180 del 1978 stabilì di abolire. Dipendevano amministrativamente dalle Province. Ma non esistevano in tutte le province. I malati di mente, le difficoltà loro e dei loro familiari nel vivere, il bisogno di assistenza e cura, gli svariati tentativi di provvedervi c’erano anche dove le istituzioni mancavano. Che cosa è successo dove il manicomio anziché combattuto, aperto, chiuso e abolito, non c’era neanche mai stato? Nelle zone d’Italia in cui il manicomio non era accessibile, neppure visibile, come faceva chi avesse voluto ricoverarci un parente e chiedere assistenza? Come facevano le persone, i malati e i familiari loro? Se non c’erano i luoghi istituzionali, c’erano almeno i dottori cui rivolgersi? E dove? Chi altri li curava e come? Sui medici comuni delle province senza manicomio ricadeva un peso maggiore? O non se lo accollavano neppure? Il volume cerca di rispondere a questi ed altri interrogativi attraverso l’analisi di un caso specifico - quello della provincia di Grosseto - mettendo in discussione l’immagine tutta manicomiale della psichiatria italiana precedente alla legge 180.

Matteo Fiorani si è perfezionato presso la Scuola superiore di studi di storia contemporanea dell’Istituto nazionale per la storia del movimento di liberazione in Italia (Insmli) ed è stato assegnista di ricerca presso l’Università di Firenze. Si occupa del sistema concentrazionario nazista e dell’assistenza ai malati di mente nel corso del Novecento e di storia della neuropsichiatria infantile. Ha pubblicato, tra l’altro, la Bibliografia di storia della psichiatria italiana 1991-2010 (Firenze University Press, 2010) e la voce dedicata a Giovanni Bollea nell’aggiornamento del Dizionario biografico degli italiani.

Anna Lia Bonella è archivista presso l’Archivio di Stato di Roma.

Tommaso Losavio, psichiatra, direttore del progetto per la chiusura dell'Ospedale psichiatrico Santa Maria della Pietà, dal 1993 al 1999 A S L Roma E.

Lisa Roscioni insegna Storia moderna all’Università degli studi di Parma.

Pier Luca Zuppi dirige l’Ambulatorio di Psichiatria dell’Ospedale San Giovanni Calibita Fatebenefratelli di Roma.


Per informazioni: Biblioteca di storia moderna e contemporanea, e-mail b-stmo.info[at]beniculturali.it