Questa sezione raccoglie testimonianze e storie di ricoverati ricavate dalle cartelle cliniche degli ospedali psichiatrici, prestandosi ad ospitare lavori prodotti da ricercatori e studiosi. Sono elencate in ordine di pubblicazione nel sito.
Dolore e amore nel manicomio di Siena. Lettera a una rara fanciulla
Fanciulla, ti conobbi in luogo di sventura… Tra pene, croci e triboli, le tue virtù ammirai… Che se il mio cuor potesse ridirti i sensi miei… Tutte le ambasce e affanni nel tuo cuor verserei.
Lucia scrive ad Annita quale luce è stata per lei.
- Avete dormito stanotte? - Spero. - Come, sperate? Non lo sapete? - In filosofia come in quella commedia di Molière si può dubitare dell'avvenire.
Dal primo incontro (1884) con gli psichiatri dell'Ospedale San Niccolò di Siena E.M. dimostra di essere un paziente molto particolare. E durante il suo ricovero scrive, scrive, scrive...
La deportazione ebraica dagli ospedali psichiatrici di Venezia nell’ottobre 1944
L’intervento di Fiora Gaspari, archivista della Fondazione San Servolo I.R.S.E.S.C di Venezia, è stato presentato a Venezia, nell’ambito dell’incontro seminariale del 22 gennaio 2014 "Fonti ebraiche e storie negli archivi vigilati dalla Soprintendenza", organizzato dalla Direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici del Veneto e dalla Soprintendenza archivistica per il Veneto nell’ambito del Coordinamento cittadino per il Giorno della Memoria.
Da circa 5 anni era venuta a Roma ed aveva preso in fitto un quartierino in Piazza di Risorgimento n.20, una signora francese, Maria Perrin, d’anni 45 nativa di Marsiglia. Essa apparteneva ad una buona famiglia e viveva di rendita. Aveva lasciato il suo paese in seguito a una malattia mentale ...
Nell’archivio degli Ospedali psichiatrici di Torino – Collegno, (unità archivistica 1347) è conservato un quadernetto manoscritto, redatto nel 1945, contenente il “romanzo” autobiografico di un ricoverato dell’Ospedale di Collegno. “... io dimostrerò per primo al mondo che sono tutt’altro che pazzo e che pazzi sulla terra non ce ne sono proprio. Finora i veri pazzi sono rimasti fuori e gli uomini superiori per riconoscenza sono mandati al manicomio ...” Trascrizione a cura di Diana Cossa
Roberto Longo - Lo Spettacolo Privato, Ebrei internati nel manicomio di Roma
“Nel materiale raccolto riguardante le storie di vita degli ex pazienti del manicomio, ha attratto la mia attenzione un caso particolarmente affascinante, quello di un professore di lettere originario di Crema ...”